martedì 27 dicembre 2022

BORA

 


Ieri sera sono andata a teatro. Uno spettacolo  speciale , un balletto che narra in chiave mitologica la leggenda della bora, il forte vento che soffia in questa città. Trieste.

Speciale perché l'autore delle musiche è mio nipote Lorenzo. Un traguardo importante che, speriamo, gli apra qualche orizzonte.

Inoltre, uno dei ballerini è il figlio di una mia amica, nonché ex collega di lavoro, che ha già vinto alcuni premi.






Questa è la leggenda:
La leggenda racconta di Eolo, padre dei venti che girava per il mondo con i suoi adorati figli: tra questi la sua preferita era la giovane e capricciosa Bora
Molti, molti anni fa Vento, scorrazzando per il mondo con i suoi figli, capitò in un verde altipiano che scendeva ripido verso il mare. Bora, la più bella e amata figlia del Vento, incantata dalla bellezza del paesaggio, si allontanò dalla turbolente brigata dei fratelli per correre nel cielo a scombussolare le nuvole a pecorelle e a giocare fra i rami degli alberi, che si agitavano allegri al suo passaggio.

Stanca di correre di qua e di là Bora entrò in una grotta dove, sulla via di ritorno dall'impresa del Vello d'Oro, stava riposando l'umano eroe Tergesteo. Tergesteo era così forte e così bello e così diverso da tutte le creature, che Bora aveva visto e conosciuto fino a quel momento, che di colpo se ne innamorò. Amore che Tergesteo ricambiò con uguale passione: e i due vissero felici in quella grotta tre, cinque, sette splendidi giorni felici.

Quando Vento si accorse della fuga di Bora, si mise tempestosamente a cercarla, fino a quando un cirro-nembo brontolone, infastidito da quel gran putiferio che lo stava sbatacchiando su e giù per il cielo, gli svelò il rifugio dei due amanti. Vento giunse alla grotta e, come vide Bora abbracciata a Tergesteo, la sua rabbia crebbe e diventò un ciclone che si avventò contro l'umano, sollevandolo e scagliandolo contro le pareti della grotta, più e più volte, finché l'eroe restò immobile al suolo, senza più vita. Poi, calmato ma non rabbonito, senza colpo ferire, lasciò Bora al suo destino.

Bora, straziata dal dolore, incominciò ad urlare e a piangere tanto forte che ogni sua lacrima si trasformava in pietra. Nel tentativo di consolarla da tanta disperazione, Madre Natura dal sangue di Tergesteo fece nascere il Sommaco, che da allora inonda di rosso l'autunno del Carso. Ma Bora piangeva ancora e ancora e le pietre erano ormai talmente tante, da ricoprire tutto l'altipiano. Allora Madre Natura, angosciata da tutti quei sassi che andavano a rovinare i suoi verdi prati in fiore, concesse a Bora di rimanere per sempre vicina al corpo di Tergesteo.

Ma Bora non smetteva i suoi lamenti, tanto che persino gli dei si preoccuparono e, per sanare la situazione, Eolo concesse a Bora di rivivere ogni anno quei tre, cinque, sette giorni d'amore fra le braccia di Tergesteo e Nettuno ordinò alle Onde di ricoprire con conchiglie, stelle marine e verdi alghe il corpo dell'eroe affinché diventasse un alto colle, il più bello di quest'angolo di mondo. Finalmente Bora si placò ma lasciò per sempre l'eco dei suoi lamenti nel fruscio delle fronde.

Dopo molti, molti secoli gli uomini giunti su queste terre si insediarono sul colle di Tergesteo e vi costruirono un Castelliere con le lacrime di Bora diventate pietre. Il Castelliere con il tempo diventò borgo - villaggio - città. Una città, che in ricordo di questo leggendario amore venne chiamata Tergeste, oggi Trieste, dove ancora oggi Bora regna sovrana, soffiandovi impetuosa: "chiara" fra le braccia del suo amore ", scura" nell'attesa di incontrarlo.


Sommaco in autunno.

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Con i saluti del cast vi auguro Buone Feste!  Ros

venerdì 16 dicembre 2022

Lavori pre natalizi.

 Dicembre è, per me, un mese sempre intenso di impegni. Fervono i preparativi per il Natale a casa ed a scuola dei nipoti. Si, perché alla scuola materna coinvolgono mamme e nonne disponibili per preparare lavoretti con i bambini che poi andranno ai mercatini locali. Il ricavato delle vendite va in beneficenza. Sono rimasti fermi per due anni causa Covid ma quest'anno si sono scatenati. 

Ecco qualche foto dei lavoretti:






A casa, invece, imperversa la produzione di biscotti. Parte li ho fatti insieme ai nipoti, ma non conviene: li mangiano come escono dal forno!!!!
Domani mi attiverò  per la produzione di pandoro e panettoni con il mio amato lievito madre. Non possono certo mancare sotto le festività.
Manca poco ormai.....
Un abbraccio.  Ros 

venerdì 2 dicembre 2022

Novembre 2022: due compleanni importati.

 Stavolta mi sono cimentata con due torte speciali per il compleanno di mia zia ora novantenne e per mia figlia che invece ha compiuto 40 anni.

Per la zia , golosa fino all'osso ( e per fortuna non diabetica!) una Drip Cake alla granatina e panna , ricoperta di cioccolatini, mancaron, dragee alla nocciola e biscottini.



Per mia figlia ho preparato un tiramisù con pasta biscotto ricoperta con panna e mascarpone.


Le prossime "fatiche" saranno tutte natalizie. 

Avete già addobbato l'albero? Io l'ho appena terminato.


Ora non resta che aspettare un bianco Natale.

A presto!  Ros

Carnevale a Venezia

Siamo arrivati a Carnevale! Un appuntamento da non perdere! Allora perchè non sbirciare cosa succede a Venezia? Eccovi un assaggio di quello che si può vedere in questi giorni. Gustatelo con calma e poi fate un pensierino per l'anno prossimo: perchè non vederlo dal vero? Un'atmosfera particolare, maschere stupende che non vedrete in altri posti......... da provare almeno una volta nella vita!